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martedì 16 giugno 2015

Impariamo a gustare. Degustazione di Dolcetto | Учимся дегустировать. Вино Dolcetto

Il nome non deve trarre in inganno non si tratta di un vino dolce, a dispetto del suo nome i vini prodotti con le uve Dolcetto sono secchi e asciutti, dal sapore leggermente amarognolo.

Questo vino deve il suo nome allo spiccato gusto dolce degli acini dell'uva con cui viene prodotto, un tempo veniva consigliato il consumo dell'uva Dolcetto a tutte quelle persone che soffrivano di disturbi di stomaco proprio a causa della sua dolcezza e della ridotta acidità. 

Il vitigno è coltivato nel basso Piemonte, nelle provincie di Asti, Cuneo, Torino, ed Alessandria. A seconda delle zone di produzione assume fragranze diverse e si presenta sotto diverse tipologie: Dolcetto d'Alba, Dolcetto d'Asti, di Dogliani, di Acqui, di Diano d'Alba, d'Ovada, ultimamente si sono aggiunti i Dolcetto del Pinerolese, delle Langhe e Monferrato, e dei Colli Tortonesi.

Come le volte precedenti la degustazione è guidata dal Prof. Umberto Genova, la selezione dei vini DOC da lui studiata per noi è composta da:  Dolcetto d'Asti del 2014, Dolcetto d'Ovada  del 2013, Dolcetto d'Acqui del 2013, Dolcetto d'Alba 2013, Dolcetto di Diano d'Alba DOCG del 2012, e un  Dogliani DOCG del 2013. Tutti vinificati in purezza.

Il nostro esperto ci fa notare l'elevato potere colorante del Dolcetto e ci spiega che questi vini vengono solitamente consumati giovani, anche se alcuni produttori sono riusciti a far maturare con successo il Dolcetto per alcuni anni.

Si presenta di un colore rubino con sfumature violacee, bassa acidità, morbido, dal profumo vinoso e dalla modesta astringenza dei tannini ci accompagna a tutto pasto. Nella mescita in alcuni casi si può notare la formazione di una moderata schiuma color porpora.


I due DOCG, Dogliani e il Dolcetto di Diano d'Alba, hanno dei profumi più complessi dalle note fruttate e speziate, con una piacevole rotondità di sapore lungo e persistente, tutti chiudono con una piacevole nota amarognola tipica del vitigno. Quindi compagno ideale della nostra tavola il Dolcetto è uno dei campioni incontrastati del vino quotidiano.

A sorpresa possiamo degustare anche una Malvasia DOC Rossotto delle colline torinesi e sorpresa delle sorprese un Barolo DOCG Cannubi del 2004.

La Malvasia ci conquista con le sue bollicine e per la sua notevole aromaticità, note di rosa canina e frutti rossi di bosco. Dolce, prodotta con uve di Malvasia di Schierano al 50% e con uve di Malvasia Nera Lunga per il restante 50%, la sua freschezza è esaltata dalla vivacità del vino, ottimo vino da dessert e come aperitivo.

E cosa dire del re dei vini, vinificato con uve Nebbiolo in purezza il Barolo dal colore rosso granato ci affascina con il suo profumo intenso. Il gusto pieno e corposo ci riporta alle note olfattive, spezie, liquiririzia, rosa.  Vino di grande struttura lo possiamo abbinare a secondi piatti di carne rossa, brasati, selvaggina e formaggi.

Come sempre il Proffessor Umberto Genova si è dimostrato altamente preparato, e pronto a guidarci ed a perfezionare   le nostre deduzioni in merito alla degustazione della serata.

Ringraziandolo per la professionalità, per l'alto livello di insegnamento e per avermi fatto conoscere aspetti per me inediti nel mondo dell'enologia, mi auguro con piacere di poterlo nuovamente incontrare per apprendere ulteriori insegnamenti e consigli dal suo sapere, o semplicemente per gustare insieme un buon bicchiere di vino, sempre con moderazione e consapevolezza .

Se vi è piaciuto questo articolo e volete sostenere la mia iniziativa - raccontare dei luoghi interessanti in Italia - vi chiedo di mettere Like sulla FB-pagina del mio progetto. Grazie mille.

Dopo la Barbera il Dolcetto, altro vino piemontese tradizionalmente da pasto. si presenta sotto diverse tipologie a seconda della zona di produzione. Scopriamo quali sono.
Posted by Wine Gastronomic Guide on 16 июня 2015 г.

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