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mercoledì 30 agosto 2017

Cinque Terre. Vernazza sorprende i viaggiatori affamati

Il suo nome ci ricorda un vino, ed è uno dei borghi più belli d'Italia, scopriamolo insieme.

Il borgo sorge su di un piccolo promontorio che si inserisce nel mare, siamo nelle Cinque Terre- inserite come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997 - Riviera Ligure orientale in provincia di La Spezia, precisamente a Vernazza. 

Senza nulla togliere agli altri borghi delle Cinque Terre, Vernazza con poco più di 800 abitanti è considerato uno dei più belli e caratteristici borghi d’Italia, grazie anche all’insenatura naturale che rende il suo porticciolo un sicuro approdo fin dai tempi delle Repubbliche Marinare.

L’abitato è caratterizzato da abitazioni di diverse cromie divise tra di loro da un unica via centrale, e perpendicolarmente ad essa da ripide scalinate dette “arpaie”, lungo le quali persone di tutte le nazionalità si muovono alla ricerca dello scorcio più caratteristico, dove farsi immortalare in uno scatto fotografico da mostrare orgogliosi una volta tornati a casa.








Raggiungere questo borgo gioiello non è complicato, per chi non risiede in Italia gli aeroporti di Pisa e Genova sono i più vicini, per chi è già in Italia il treno è il mezzo più indicato. Con l’automobile per quanto ci permetta una certa indipendenza, dobbiamo fare poi i conti con parcheggi limitati e costosi, col battello dai porti vicini è più turistico ma meno economico.

Ci si potrebbe chiedere se i costi per godere di questa meraviglia della costa ligure siano alla portata di tutti, con i dovuti accorgimenti si. Costi di viaggio a parte, noi osservando il dettame di WGG abbiamo scelto come base La Spezia, alloggiando in un quartiere a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria, dalla zona pedonale e facendo qualche passo in più, a “portata di mano” gli imbarchi per raggiungere le Cinque Terre via mare. Scelta che ci ha permesso di risparmiare, godendo durante il giorno delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche di Vernazza, per poi ritirarci alla sera nella più tranquilla e servita La Spezia.








Negozi, trattorie, ristoranti e pizzerie nel borgo abbondano. Durante il giorno per poter dedicare qualche ora anche al piacere di un tuffo in queste acque cristalline - ricordo che siamo nell’Area Marina Protetta Cinque Terre- una sosta in una delle focaccerie presenti può contribuire a saziare egregiamente il nostro appetito. Dopo aver soddisfatto anche la nostra “fame” di curiosità, arrivata la sera quando i colori si fanno più morbidi, il caldo si attenua e una buona parte della moltitudine di turisti abbandona il borgo ci rimane solo più un desiderio da soddisfare, provare la cucina locale.

Anche in questo caso con un po’ di oculatezza si può gustare qualcosa di tipico pagando il giusto. Come è facilmente capibile, in queste località turistiche è difficile trovare al primo tentativo un locale che corrisponda alla missione del mio progetto (mangiare bene ad un giusto prezzo) ma perché rinunciare? Il primo locale in posizione ottima offriva un menù limitato a pochi piatti, nel secondo non era chiaro quanto avremmo dovuto aspettare in coda, nel terzo il servizio non era  ancora cominciato ed i prezzi ...















La nostra scelta ricade su di un ristorante pizzeria in piazza Marconi, cioè al porticciolo. Una buona posizione con vista mare, un variegato menù con buoni piatti, ma soprattutto una allegra comitiva di coscritti locali che festeggiano i loro 70 anni contribuiscono alla nostra scelta. D’altronde si sa, ogni città ha locali per turisti e per residenti.

Il bel locale, personale gentile e la buona esecuzione dei piatti ci spingono ad incontrare e conoscere il proprietario. Tulio, simpaticissimo, ci mostra l’interno del locale, tutto in pietra risalente al 1300, e ci spiega che nel corso degli anni queste mura hanno ospitato diverse attività, dal falegname alla ferramenta, per arrivare ad ospitare dal 1990 ad oggi l’attività di ristorazione Vulnetia.

Sorpresa! La figlia di Tulio ha un nome russo, e la moglie ha una tale passione per la Russia che l’ha spinta a studiare il cirillico. A San Pietroburgo ci sono già stati, ma se decidessero di ripetere l’esperienza saremo felici di indirizzarli nei luoghi giusti.

Tra i piatti a menù un ampia scelta di prodotti tipici locali, ad esempio i muscoli di Porto Venere alla marinara o ripieni – qui chiamano così le cozze –  o le acciughe in tegame, ci aiutano a concludere in bellezza la giornata.

Vernazza ci ricorda appunto il vino Vernaccia, tra le varie ipotesi molto probabilmente il nome di questo borgo deriva dal fatto che il porto era il punto d’imbarco della produzione ligure di questo vino. Questo tra il 1200 e 1300, oggi la produzione è diversa i Cinque Terre D.O.C. e il Sciacchetrà D.O.C. sono le produzioni d’eccellenza locali.Vernazza e le Cinque Terre ci possono accogliere anche al di fuori del periodo estivo,  nei periodi più freddi non si arriva mai sotto i 9/10 gradi. L’estate ha altri colori, ogni stagione offre particolarità uniche, resta solo a noi scegliere quando farci questo bellissimo regalo.

Dopo Vernazza - Manarola, altro borgo delle Cinque Terre dove ci aspettano nuove curiosità, ma tutto questo nel prossimo articolo. A presto quindi.

Più foto di questo mio viaggio si possono vedere su Facebook nell album "Cinque Terre"

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