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giovedì 6 giugno 2013

Il Re dei vini. Sulla Strada del Barolo che va a Roddi. Presentazione 01.06.2013

Il Barolo è uno fra i più famosi vini rossi italiani apprezzati e conosciuti in tutto il mondo, è un vino a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) prodotto in Piemonte in alcuni comuni del cuneese, undici, con uve Nebbiolo al 100%. Richiede un invecchiamento di almeno 38 mesi dal 1° novembre dell'anno di produzione di cui 18 in botti di legno. Per il Barolo Riserva i mesi di invecchiamento sono almeno 62, e sempre 18 in botte di legno.

Per renderci conto personalmente di come cambia il Barolo a seconda della zona di produzione siamo a "io Barolo la nuit" a Roddi. Una serata di festa aperta a tutti dedicata alla degustazione del Barolo 2009, dei produttori soci della Strada del Barolo, serviti dai sommelier dell' AIS. Ci siamo andati non soltato per degustare il Barolo, ma anche perchè a casa abbiamo una piccola collezione di vecchie bottiglie.


Viene definito il re dei vini e vino dei re, anche perchè molto amato dalla corte sabauda, infatti si racconta che Giulia Colbert Falletti ultima marchesa di Barolo, offrì al re Carlo Alberto 325 carrà di Barolo, una per ogni giorno dell'anno, ad eccezione del periodo di astinenza quaresimale, perchè il re aveva espresso il desiderio di assaggiare quel suo nuovo vino eccezionlmente ricco ed armonioso.

Nel centro storico di Torino (in Via delle Orfane) c'è il palazzo Barolo che ci collega alla storia del sucesso del vino Barolo (come dicono i marchetologi - la crescita del brend). Julliette Colber sposando il marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo acquisì il titolo di marchesa e si trasferì a Torino a Palazzo Barolo. Questa marchesa non era soltanto bella e intelligente, ma anche molto innovatrice. Usufruisce di tutti i suoi contatti con le maggiori personalità (sopratutto con Camillo Benso conte di Cavour) per dare un prestigio stabile alla qualità del suo meraviglioso prodotto, il Barolo. Come persona dalle vedute moderne, Cavour ha dato alla marchesa di Barolo (Giulia) modo di organizzare le prime fila della logistica tra la zona di Barolo e il palazzo del Re a Torino, ma anche della "pubblicita". Comunque una guida del Palazzo Barolo a Torino racconta che il ruolo di Cavour nella storia di questo vino è molto esagerata. Ma... torniamo a Roddi.

A rendere importante il Barolo era ed è la sua struttura che esprime un bouquet complesso, in grado di svilupparsi nel tempo senza perdere le sue qualità organolettiche, dal colore rosso granato a seconda dello stato evolutivo offre note fruttate, floreali e di spezie.

Anche se i territori di produzione del Barolo sono molto vicini tra loro, esistono delle differenze significative che contraddistinguono i vini prodotti nelle varie località, ciò è dovuto soprattutto alla composizione del suolo, dove è impiantato il vigneto, che se è più o meno argilloso o calcareo, e le loro eventuali combinazioni, consentono di ottenere vini più strutturati o vini più morbidi e fruttati.


Sono presenti più di 30 produttori, la manifestazione ha richiamato a Roddi centinaia di enoappassionati da tutta Italia e non solo, conosciamo Alexander Boin (Svizzera) con sua moglie che hanno deciso di cambiare vita dedicandosi al vino come produttori,  ci confidano che la loro produzione viene esportata per la maggior parte nei paesi del nord europa.

Abbinata alla degustazione del Re dei vini un assaggio di Castelmagno, offerto dai produttori Alta Valle Grana.

L'annata 2009 è stata classificata una grande annata, 4 stelle, come riporta l'Enoteca Regionale del Barolo. Il vino ha un'ottima struttura un buon equilibrio tra tannini e acidità, bouquet intenso ampio e persistente, una sicura promessa per un futuro radioso.

Lo possiamo abbinare ai piatti tipici della cucina locale con arrosti di carne rossa, brasati, selvaggina, cibi tartufati, formaggi stagionati a pasta dura, e come tutti i grandi vini rossi puo essere classificato come vino da meditazione.

Abbiamo fatto bene a partecipare a questa manifestazione, con una spesa contenuta abbiamo avuto la possibiltà di degustare e confrontare il Barolo di diversi abili produttori, apprezzarne le caratteristiche e le differenze, e di trascorrere una piacevole serata all'aperto nel giardino del castello di Roddi.



Ai piedi del castello in piazza, non mancavano animazione e la possibilità di gustare piatti di prodotti tipici della zona che dopo i generosi assaggi di questo splendido vino hanno contribuito ad hoc a chiudere il cerchio vino cibo.

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