Pollenzo è una frazione del comune di Bra in provincia di Cuneo, già città romana l'antica Pollentia divenne interesse dei Savoia, che nel 1835 costruirono, per volontà di Carlo Alberto, una tenuta reale denominata già allora "Agenzia".
Alla fine degli anni novanta, su iniziativa di Slow Food, prende vita un progetto per recuperare questo grande complesso architettonico.
Nel 2004 terminati i lavori il complesso carloalbertino ospita tra le sue mura la sede dell'Università di Scienze Gastronomiche, la Banca del Vino, ed un albergo con l'annesso ristorante. Il complesso di Pollenzo è un sito iscritto al Patrimonio Mondiale dell'Unesco, Residenze Sabaude.
Noi siamo quì non solo per ammirare questi spendidi edifici, tra questi la Chiesa di San Vittore in Pollenzo, ma per visitare la Banca del Vino, intento a mio avviso altrettanto nobile.
La Banca del vino nasce con l'intento di costruire la memoria storica del vino italiano, selezionando e conservando i migliori vini della penisola. Posto unico al mondo la Banca del Vino è un vero e proprio caveau visitabile dal pubblico.
All'ingresso siamo invitati a scegliere tra una visita libera o una visita con degustazione da uno a cinque calici. Come in un vero e proprio museo la visita comincia con un racconto sui locali dell'AZienda che ospitano la raccolta dei vini e prosegue nelle cantine dove nell'ottocento è nata l'attuale metodica di vinificazione dei vini piemontesi.
Le cantine sono stupende, la gradevole temperatura non ci fà accorgere del tempo che passa e ci dimentichiamo presto il caldo subito all'esterno. Vedere tutti insieme tanti vini noti a rappresentare il meglio della produzione italiana è emozionante, non uscirei più.
Si passa di regione in regione alla ricerca dei vini che più hanno contribuito alla nostra cultura enologica, ritornando a volte sui nostri passi per essere sicuri di non aver dimenticato niente. Allo stesso tempo memorizziamo vini e produttori non ancora conosciuti ripromettendoci di colmare queste lacune il prima possibile.
Le cantine sono stupende, la gradevole temperatura non ci fà accorgere del tempo che passa e ci dimentichiamo presto il caldo subito all'esterno. Vedere tutti insieme tanti vini noti a rappresentare il meglio della produzione italiana è emozionante, non uscirei più.
Si passa di regione in regione alla ricerca dei vini che più hanno contribuito alla nostra cultura enologica, ritornando a volte sui nostri passi per essere sicuri di non aver dimenticato niente. Allo stesso tempo memorizziamo vini e produttori non ancora conosciuti ripromettendoci di colmare queste lacune il prima possibile.
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Il
giro è completato, indirizzandoci verso l'uscita pensiamo quali vini
scegliere per la nostra degustazione. La scelta ricade vista la location
sui vini del territorio, decidendo di capire l'evoluzione del vitigno
Nebbiolo a seconda della posizione del vigneto e della compsizione del
terreno.
Purtroppo
le "etichette" sono scelte dal personale della Banca del Vino, la
degustazione comunque ha soddisfatto le nostre aspettative, dal Roero
al Nebbiolo concludendo con il Barolo, per ripulire la bocca tra una
degustazione e l'altra abbiamo a disposizione dell'acqua e dei grissini.
La libreria con le pubblicazioni Slow Food, e la possibilità di fare acquisti scegliendo tra i prodotti esposti qualcosa da portare a casa in ricordo di questa spendida giornata, completano l'offerta della Banca del Vino.
Perchè andare a visitare la Banca del Vino,
in primis visitare una cantina storica con una così vasta raccolta e
selezione di vini italiani, per gli appassionati di vino è una
esperienza unica - in questi locali sono presenti più di 300 aziende che
producono vini da invecchiamento. Inoltre le informazioni date dal
personale sono dettagliate e precise, è possibile abbinare alle
degustazioni prodotti tipici locali o di presidi Slow Food, ovviamente
con una maggiorazione di prezzo.
La libreria con le pubblicazioni Slow Food, e la possibilità di fare acquisti scegliendo tra i prodotti esposti qualcosa da portare a casa in ricordo di questa spendida giornata, completano l'offerta della Banca del Vino.
E' stata una piacevole gita nel Roero, esperienza unica che ha arricchito la mia conoscenza sull'enologia ed ha stimolato la voglia di apprendere ancora, una
meta che consiglio a chiunque voglia gustare un buon vino in un contesto
d'eccezione. Torniamo a casa contenti per la piacevole giornata, affascinati dall'atmosfera presente nel caveau, rimpiangendo il fresco della cantina e ripromettendoci di ritonarci al più presto.
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Se vi è piaciuto questo articolo e volete sostenere la mia iniziativa - raccontare dei luoghi interessanti in Italia - vi chiedo di mettere Like sulla pagina del mio progetto. Grazie mille.
Il piu grande depositarium di vini italiani si trova in Piemonte vicino Torino (1,5 - 2 ore). Grazie a SlowFood e...
Posted by Wine Gastronomic Guide on 19 апреля 2015 г.
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