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giovedì 20 ottobre 2016

Luisa, Luigia o MariaLuisa – che nome ha questa pianta meravigliosa? Scopriamolo a Taggia


La Riviera dei Fiori – Liguria - caratterizzata da un clima mite, soleggiato e dalle scarse piogge, è l’ambiente ideale per le coltivazioni in genere e per una vacanza balneare. Mentre meditavo su come meglio farvi conoscere questa parte della Liguria di Ponente, ad Arma di Taggia uno dei più importanti centri turistici della Riviera ho incontrato una vecchia conoscenza.

In un supermercato ci siamo imbattuti in un bell’esemplare di coltivazione biologica di Lippia Citrodora, descritta nel cartellino di vendita come “Cedrina” e senza discutere con gli addetti il perché gli fosse stato attribuito questo nome l’abbiamo subito messa nel carrello senza esitazioni. In coda alla cassa godendoci il profumo di limone emanato dalle foglie del nostro acquisto, abbiamo coinvolto nell’esperienza olfattiva le persone alle nostre spalle, spiegando loro che il nostro acquisto era mirato alla produzione di un gustoso digestivo. L’idea li ha talmente entusiasmati che in pochi minuti sul banco delle erbe aromatiche l’unica traccia della presenza di questa pianta era il cartellino.

Regione che vai nome che trovi, la Lippia Citrodora presente in diverse regioni italiane assume nomi diversi a seconda dei luoghi dove viene coltivata o cresce spontaneamente.

Mappa della Riviera di Ponente

Le colline di Taggia

Soddisfatto con l'erba Luisa


Erba Luisa è come l’ho sempre sentita chiamare in casa dai miei nonni e genitori, oppure Maria Luisa ricordando Maria Luisa principessa di Parma divenuta poi regina di Spagna. Anche se non documentato con certezza pare proprio che l’arrivo in Europa dell’erba Cedrina o Lippia, sia dovuto questa regina spagnola, e da quel momento si è cominciato ad usare questa pianta per produrre profumi.

Le foglie in infusione alcolica
Originaria del sud America non è una pianta appariscente, emana un intenso profumo di limone specialmente quando le foglie vengono strofinate. In ambienti adatti può raggiungere quasi i due metri di altezza, le sue foglie sono ricche di proprietà ed è proprio per questo motivo che viene utilizzata nelle miscele di profumi ed anche per uso culinario.

Possiamo coltivarla anche in casa a patto di rispettare alcune condizioni, un vaso di grandi dimensioni, evitare i ristagni d’acqua e collocarla in un luogo soleggiato e riparato. In questo modo gli amanti delle tisane, con le foglioline conservate in un barattolo di vetro, raccolte in estate ed essiccate in un posto ventilato e ombreggiato, potranno regalarsi una profumata digestiva e rilassante bevanda per molti mesi successivi, oppure profumare ambienti e cassetti della biancheria. Ma non solo profumi, cosmetici e tisane, si possono ottenere anche ottimi liquori digestivi.

Il liquore digestivo che se ne ricava può essere aromatizzato da altre spezie, le ricette sul web sono infinite basta digitare “liquore di erba Luisa o Luigia” e se ne otterranno tante, io lo preferisco il più naturale possibile con la sola aggiunta della scorza di un limone naturalmente anch’esso di produzione biologica.

La preparazione del liquore si è resa possibile con la piantina che vedete in foto, alcol puro a 95°, una quarantina di foglie fresche di erba Luisa, acqua, zucchero, e la scorza di un limone. Dopo poca attesa si avrà un ottimo digestivo da centellinare dopo un buon pasto ricordando i profumi dell’estate. Per chi non ama gli alcolici, una tisana ottenuta mettendo in infusione 10/20 grammi di foglie essiccate in un litro d’acqua calda aiuterà la digestione e rilasserà preparandoci al sonno.

Anni fa in Liguria, nella provincia di Genova in un negozietto ho trovato in vendita un liquore di erba Luigia, altro nome con cui viene identificata, in un agriturismo sempre in Liguria inaspettatamente ce l’hanno servito a fine pasto come digestivo. A questo punto affascinato dal profumo, dal sapore unico di questa pianta e spinto dai ricordi e racconti famigliari, quando mi trovavo in località dove la Lippia poteva essere coltivata o crescere spontaneamente chiedevo in giro se qualcuno la conoscesse. Purtroppo solo pochi anziani ricordavano questa pianta, “qui c’era mi dicevano, ma adesso non si trova più, al posto degli orti ci sono case e di conseguenza…”

Ora certi che la nostra scorta di foglioline di erba Luisa non si esaurirà, continuiamo a prenderci cura della nostra “amica vegetale”, ringraziandola per l’aiuto che ci da in casa – profumazione e in estate allontana le zanzare, in cucina – aromatizzazione, ed anche a livello salutare aiutandoci a lenire i piccoli disturbi che ci possono capitare. In cambio  le dedichiamo attenzioni e un pò del nostro tempo, come del resto si fa con i buoni amici.


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