Se ricordate nel precedente articolo
dedicato al Museo dell'Automobile di Torino ho accennato, offrendo un regalo a chi avesse indovinato il quesito, ad un modellino di 500 posto in una bacheca di
vetro nell'area dedicata alla ristorazione.
Di questo squisito cioccolatino conosciuto da tutti come Cremino Fiat, forse non si sa che è il prodotto di punta della Majani di Bologna, Azienda cioccolatiera dal 1796. Per gustarlo non è il caso di recarsi a Bologna, in una buona pasticceria o in un bar ben fornito lo possiamo acquistare e concederci un dolce momento di piacere. I gusti proposti sono diversi, io prediligo quello con la carta rossa, meno dolce, o marrone al gusto caffè. Un Consiglio? Assagiateli tutti, sono tutti buoni poi deciderete voi quale eleggere come vostro preferito.
Come sempre alla ricerca di luoghi che possano essere di interesse enogastronomico, a Loano, località balneare in provincia di Savona sulla riviera di ponente della Liguria, ammirando l'architettura di palazzi del XVI secolo, la torre dell'orologio, e curiosità, come la casa natale di Rosa Raimondi, madre di Giuseppe Garibaldi, in una rilassante ed interessante passegiata nei vicoli del centro storico noto una caffetteria.
Ebbene, visto che nessuno ha
risposto vi dico che questo modellino di Fiat 500 è stato realizzato per publicizzare i cioccolatini Majani, e riportando sul
cofano la data del 1911, ricorda in particolare la presentazione del Cremino Fiat al pubblico italiano.
Di questo squisito cioccolatino conosciuto da tutti come Cremino Fiat, forse non si sa che è il prodotto di punta della Majani di Bologna, Azienda cioccolatiera dal 1796. Per gustarlo non è il caso di recarsi a Bologna, in una buona pasticceria o in un bar ben fornito lo possiamo acquistare e concederci un dolce momento di piacere. I gusti proposti sono diversi, io prediligo quello con la carta rossa, meno dolce, o marrone al gusto caffè. Un Consiglio? Assagiateli tutti, sono tutti buoni poi deciderete voi quale eleggere come vostro preferito.
Come sempre alla ricerca di luoghi che possano essere di interesse enogastronomico, a Loano, località balneare in provincia di Savona sulla riviera di ponente della Liguria, ammirando l'architettura di palazzi del XVI secolo, la torre dell'orologio, e curiosità, come la casa natale di Rosa Raimondi, madre di Giuseppe Garibaldi, in una rilassante ed interessante passegiata nei vicoli del centro storico noto una caffetteria.
Mi incuriosisce l'insegna "La Caramella", entrando capisco il perchè del nome, le scaffalature della torrefazione sono colme di caramelle, cioccolatini, e dolcini vari, tutti di qualità. Uno in particolare, il Cremino FIAT, merita la nostra attenzione, perchè oltre ad essere ottimo ha una storia particolare che ci riporta al Museo dell'Autobile dandoci la soluzione al quesito posto in precedenza e ve la voglio raccontare...
Il cremino è un cioccolatino composto da tre strati, i due esterni di cioccolato gianduja e quello interno solitamente al caffè o nocciola. Inventato da Baratti (fonte Wikipedia) ha la forma di un cubo ed è rivestito da una pellicola di alluminio.
Ma perchè Majani si lega a Fiat, e perchè la casa automobilistica torinese decide di apporre il proprio marchio su di un cioccolatino?
foto tratta da Club Alfa Mania.ch |
Nel 1911 in occasione del debutto di un nuovo modello di auto, la Tipo 4, la Fiat lanciò un concorso tra i vari cioccolatieri italiani, tra questi Caffarel, Pernigotti, Venchi, Majani, per creare un nuovo cioccolatino da offrire in occasione della presentazione della loro nuova vettura. Vinse la Majani di Bologna realizzando un cremino a quattro strati anzichè i soliti tre, alternando gli strati di cioccolato gianduja a strati di cioccolato con pasta di mandorla.
Il cremino ebbe un successo immediato, ma Majani potè commercializzarlo solo due anni più tardi nel 1913, quando fù autorizzata da FIAT a patto che si mantenesse in evidenza il marchio della casa automobilistica.
Majani, azienda sul mercato da oltre 200 anni, ha saputo creare un prodotto che dopo più cent'anni continua ad incontrare il favore degli italiani e degli estimatori del cioccolato in tutto il mondo. Ottimo esempio di imprenditoria famigliare che nel tempo, pur avendo subito qualche vicissitudine, ha saputo preservare il marchio dell'azienda e arricchire la gamma dei prodotti offerti agli appassionati del cioccolato.
Ottimo esempio anche quello di Piera, Sara, e Gian, che nella loro caffeteria hanno creato un piccolo paradiso per golosi ed estimatori di caffè, offrendo alla loro clientela solo prodotti di alta qualità.
Quindi quale migliore collocazione poteva essere scelta per rappresentare un grande nome nel mondo del cioccolato legato all'auto, se non il punto di ristoro all'interno del museo, permettendo così ai visitatori di ultimare il percorso museografico con un "dolce" ricordo.
Museo dell'Automobile, il Cremino Fiat e la Fiat stessa, richiamano alla nostra mente Torino, città di grandi maestri cioccolatieri, città del Gianduiotto. Questo "giovanotto" che ha ormai 150 anni, e non li dimostra affatto, è stato il primo ad essere avvolto nella carta stagnola. Definito un opera d'arte nel campo della cioccolateria, è il prodotto più celebre della Caffarel. Secondo me il Gianduiotto, in fatto di qualità e notorietà e piacevolezza, non ha niente da inviare al Cremino Fiat. Provare per credere, e se volete mi farete sapere.
Nel precedente articolo, dedicato al Museo dell'Automobile, ho proposto un quesito. Leggendo la storia di questo...
Posted by Wine Gastronomic Guide on 23 августа 2015 г.
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