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domenica 28 novembre 2021

Fare le carte al Caffè Florian - Alla Venezia Trionfante - Ovvero la prima caffetteria in Europa

https://mondodivinoit.blogspot.com/2021/11/Fare-le-carte-al-Caffe-Florian-Venezia.html#rus
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Di caffetterie storiche al mondo ce ne sono diverse. Per citarne alcune o almeno quelle visitate di persona, tutte molto belle, mi vengono in mente l’ ”Antico Caffè Greco” a Roma, “Baratti&Milano” e “Al Bicerin” di Torino, il “Gran Caffè Gambrinus” di Napoli, “Literaturnoye Cafè” di San Pietroburgo, “El Floridita” all’Avana ma nessuna tra loro la definirei “magica”. 

Entrare in questi locali certamente è un’esperienza unica: sorseggiare una tazzina di caffè in compagnia di secoli di storia dove hanno preso vita fatti e avvenimenti tra i più significativi, non ha prezzo. Possiamo immaginare di essere seduti allo stesso posto di Cavour, Lord Byron o Hemingway, non crediate che io sia uno che segue la scia delle celebrità e solo perchè credo che i luoghi storici possano comunicare con il visitatore. Sempre che il ”genio” del posto sia intriso di simpatia per te.

Questo è ciò che può accadere alla caffetteria “Alla Venezia Trionfante” aperta il 29 dicembre del 1720 a Venezia in piazza San Marco precisamente sotto i portici delle Procuratie Nuove. La prima casa del caffè nel mondo, fin da subito venne ribattezzata dai frequentatori “da Florian” dal nome del proprietario, Floriano Francesconi. Il nome attuale gli fu dato solo nel 1797 da Valentino Francesconi - nipote di Floriano - a seguito dell’occupazione di Venezia da parte dei francesi e degli austriaci.

In questo locale oltre alla storia si gusta la qualità dei prodotti e del servizio. È vero è costoso, però ne vale la pena, almeno una volta lo si deve fare, e una guida enogastronomica non può esimersi - deve toccare con mano. A chi segue WGG le sensazioni provate le trasmetto volentieri.

Il servizio lo definirei attento, quasi perfetto, dalla tazzina del caffè in fine porcellana riportante il logo del locale, al vassoio e cucchiaini in argento. All’impeccabile divisa del personale che cambia a seconda dell’orario, giacca bianca al mattino, nera alla sera.








Nel corso degli anni il Caffè Florian si è ampliato. Oggi si possono ammirare, completamente restaurate a fine 2012, la Sala Cinese, la Sala del Senato, la Sala Orientale, la Sala degli Uomini Illustri, la Sala Liberty, e la Sala delle Stagioni, dove due grandi specchi posti l’uno di fronte all’altro regalano un piacevole gioco di riflessi. Grazie alla sua perfetta posizione, al Florian si può esibire un’orchestrina che delizia i clienti con le sue melodie, si deve però mettere in conto un supplemento di prezzo. 

Quando ci siamo accomodati, mi chiedevo come proseguire il progetto di WGG, ed ecco le note del valzer di Shostakovich. Che combinazione, pensi alla Russia ed ecco un brano ad hoc, ne segue un altro e mentre penso alla mia vita personale ecco che intonano “ya - lubluu - tebya do slyoooooz”. Che armonia, sembrerebbe quasi che qualcuno risponda alle mie domande, come una cartomante che mi legge le carte. Anche la prima domanda ha avuto risposta positiva, una grande notizia per il progetto.

Il fascino di Venezia e del caffè Florian si è fatto strada anche nel Premio Nobel per la letteratura  Iosif Brodskij, che nel 1989 scrisse “Fondamenta degli incurabili” commissionato dal Consorzio Venezia Nuova. Nato a Leningrado, l’attuale San Pietroburgo, ora  Brodskij riposa nell’isola di san Michele a Venezia per sua volontà. 

A Venezia, non solo il caffè Florian, è una città da vedere e vivere in tutti i suoi aspetti, ogni stradina,  le “calli” può dar vita ad una sorpresa. Essendo una città prettamente turistica i locali dove mangiare o bere abbondano, dai Bācari, i tipici locali dell’aperitivo con i loro caratteristici  “cicchetti” a pizzerie e ristoranti. Non preoccupatevi ce ne sono per tutte le tasche. 

I “cicchetti” per chi non li conoscesse sono dei piccoli assaggi di pesce, verdure e carni, caldi o freddi, appoggiati su fettine di pane o polenta. Li troverete sempre diversi perché cambiano a seconda della stagione, i più caratteristici sono i crostini con baccalà mantecato, con le sarde o gamberi in saor, alici marinate e polpettine di carne o pesce.



Un consiglio: provateli accompagnati da un calice di prosecco, saziano e con il denaro risparmiato concedetevi un giro in gondola tra i canali della città.

Lascio Venezia soddisfatto, arricchito da questa esperienza, pensando alla più grande Venezia del nord, San Pietroburgo, altrettanto bella e caratteristica, e al “Florian” dove si respira  un atmosfera unica. Per niente pentito per il denaro speso, saluto e ringrazio Floriano Francesconi e chi dopo di lui ha portato avanti la sua idea fino ai giorni nostri. Chissà forse da Florian mi sono seduto dove soleva accomodarsi Giacomo Casanova, per ammirare il passeggio delle belle dame veneziane, e voi dove avreste voluto sedervi?

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