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mercoledì 25 marzo 2020

Cheese 2019 Italy. La vetrina Internazionale dei Formaggi a Bra | СЫР 2019 Италия. Интернациональная витрина сыров в городе Бра


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FORMAGGIO – la parola deriva dal greco “formos” il paniere dove veniva messo il latte cagliato a prendere forma. “Formos” divenne poi “forma” per i romani, “fromage” per francesi per arrivare alla parola attualmente usata, formaggio. Diversamente Wikipedia (della quale pochi si fidano) lega le radici di questa parole agli antichi romani e al latino “caseus/cacio”.

Per una guida enogastronomica non essere a CHEESE è un eresia, quindi eccoci nel paradiso degli estimatori dei prodotti caseari, per conoscere e farvi conoscere nuove produzioni e per incontrare nuovi e vecchi amici. “Naturale è Possibile” è il tema della manifestazione. Siamo alla XII edizione di “CHEESE” che come sempre si svolge a Bra, provincia di Cuneo in Piemonte, quest'anno dal 20 al 23 di settembre. Per la prossima edizione dovremmo aspettare il 2021.

Come si sa il progetto WGG prevede di contenere le spese senza rinunciare a quanto il luogo che visitiamo offre. A CHEESE questo è possibile, in quanto gli espositori offrono volentieri assaggi gratuiti dei loro prodotti, e alcuni per pochi euro anche piattini assortiti.

Un consiglio: prendendo qualche appunto possiamo a fine giro acquistare il o i formaggi che abbiamo apprezzato di più. Tornati a casa potremmo chiedere al nostro formaggiaio di fiducia se potrà fornirci qualcuno dei formaggi solo “visti”, spuntando spesso prezzi più vantaggiosi. Vestiti metaforicamente i panni del “Pifferaio Magico” dei fratelli Grimm, mi inoltro tra gli stand, “topolini” seguitemi, ne vedremo di belli e buoni.

lunedì 16 marzo 2020

Bagna Cauda Day 2019. Oltre 15.000 Fujot accesi | Банья Кауда Дэй 2019 в Асти


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In questi giorni di restrizioni, dovute al decreto “Io Resto a Casa” che osservo e condivido, cosa ci aiuta a restare in contatto con il mondo e a sentirci un po' meno soli? La tecnologia, vero? Possiamo condividere con gli alrti i nostri ricordi più belli che abbiamo avuto nei tempi precedenti e anche le ricette che ci aiutano a resistere nel periodo dell'influenza. Ecco perche scelgo di raccontarvi del “Bagna Cauda Day” che come ricordo corrisponde a tutti e due gli obbiettivi.

Per chi ancora non la conoscesse, la Bagna Cauda è una salsa calda i cui unici  ingredienti sono l’aglio, acciughe sotto sale e l’olio. Si mangia intingendoci verdure di stagione crude e cotte. Viene servita in appositi pentolini di coccio i “Fujot” che alla base ospitano una candeletta per mantenere la salsa sempre in temperatura. Un piatto tipico e antico piemontese che raccoglie intorno alla tavola persone da tutto il mondo. Incredibile come questa semplice preparazione sia arrivata e sia apprezzata ovunque. 

La manifestazione, chiamata Bagna Cauda Day, dura tre giorni e si svolge verso la fine di novembre. Non solo ad Asti (il cuore della manifestazione) e in Piemonte, ma anche nel resto d’Italia e del globo. Per la settima volta in 150 locali che aderiscono all’iniziativa si sono ritrovati 12.000 appassionati, tra questri ci siamo anche noi perchè cone guida enogastronomica non potevamo mancare.

Negli inverni scorsi la Bagna Cauda non ce la siamo mai fatta mancare, ma al “Bagna Cauda Day” è la nostra prima volta. Scegliamo di non andare in Russia (Ristorante Officina a Mosca), in Argentina, Cina o Giappone ma proprio nell'epicentro. Siamo ad Asti nelle “Antiche Cantine di Palazzo Gazelli”, dove lo Chef stellato Andrea Ribaldone si è cimentato in una Bagna Cauda a” Semaforo Rosso”.

Un consiglio: se intendete partecipare a questa manifestazione non aspettate l’ultimo minuto per prenotare. I posti – 16.000 per l’edizione 2019 – sono andati a ruba.

sabato 29 febbraio 2020

Cose da assaggiare a Praga. Weekend lungo con cinque bontà | Что попробовать в Праге за длинный уикенд

Praga Ponte Carlo "Karluv Most" sul fiume Moldava
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Detta anche Città delle cento torri, Città d’oro e La madre delle città, Praga è un centro culturale e turistico di fama mondiale. È considerata la “capitale europea della magia”, ed è uno dei vertici del Triangolo della Magia Bianca con Torino e Lione. Il suo centro storico è stato incluso nel 1992 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Un breve viaggio gastronomico se ben organizzato può dare i suoi frutti.

Di seguito consigli utili:

1. Se optate per un viaggio individuale, non gruppo organizzato, inutile scegliere un hotel stellato per utilizzarlo come Bed&Breakfast.

2. Scegliere come base una zona ben servita dai mezzi pubblici, in modo da facilitare gli spostamenti verso le vostre mete.

venerdì 13 dicembre 2019

"Cacao meraviglao" come protagonista di "None al Cioccolato"







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Vi ricordate? ”… che meraviglia sto cacao meravigliao”… “Cacao con tre gustao, delicassao, spregiudicao e depressao.” Così recitava una nota canzone verso il finire degli anni ’80. Definendo il cioccolato delicato, spregiudicato e allo stesso tempo leggero. Seguendo le strofe di questa canzone definirei spregiudicati i fondenti al 70 e 90%, chi li sceglie ama sentire il gusto in purezza. Sapore forte ma neanche troppo amaro.

martedì 5 novembre 2019

15' Sagra d'l Caritôn (caritun) a Castagnole Piemonte | XV фестиваль Каритун в Пьемонте

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Ci sono tradizioni e ricette che si perdono col tempo, recuperarle a volte risulta difficile perché non ci sono scritti o perché vengono tramandate solo verbalmente. Un po' come fa mia mamma, lei il ricettario ce l’ha scolpito in mente, lo trasmette solo oralmente omettendo sempre qualcosa. Dimenticanza, o voglia di avere l’esclusiva?… Chissà.

Come sempre in cerca di “curiosità culinarie” da proporre a miei lettori e come guida enogastronomica eccomi a Castagnole Piemonte, in occasione della Fiera d’Autunno. È la 146° edizione, quello che mi ha attratto è la seconda parte del titolo dell’edizione – 15° Sagra d'l Caritun, un antico dolce semplice ma buonissimo, farcito con uva fragola.

domenica 15 settembre 2019

Il caffè napoletano con le tre "C". Un rito quotidiano irrinunciabile | Неаполитанский кофе с тремя "Чи". Обязательный ежедневный ритуал

Al Gran Caffè GAMBRINUS
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Come lo fanno i napoletani… non lo fa nessuno. Eh... ma cosa avete capito il caffè intendo. Сhe sia preparato a casa con la moka o un espresso servito al bar, per molti italiani la giornata non può cominciare senza una buona tazzina di caffè. Il caffè in Italia non ha orari, lo si può bere in qualsiasi momento, e otto volte su dieci un italiano che entra in un bar chiede un caffè.

Protagonisti di questo articolo,il caffè e alcuni particolari locali dove si può gustare l’oro nero di Napoli. Di questa bevanda ne abbiamo già parlato in passato, come riconoscere un buon espresso, delle miscele, metodi di preparazione ecc. ecc., oggi vi voglio raccontare di una tradizione tutta partenopea.

Introdotto da Maria Carolina D’Asburgo dopo il matrimonio con Ferdinando IV di Borbone, come sappiamo il caffè è un elemento indiscutibile della cultura napoletana, ma non tutti sanno che dietro di esso c’è una tradizione che risale alla seconda metà dell’ottocento, il “caffè sospeso”.

lunedì 19 agosto 2019

Sfogliatella – in Italia, Sochegn – in Russia. Il modello napoletano vince | В Италии – сфольятелла, в России – сочник. Неаполитанская модель побеждает

Sfogliatelle ricce

All'Antico Forno Attanasio

L'insegna del forno


“Napule tre cose tene belle: ‘o mare, ‘o Vesuvio e ‘e sfujatelle”. Così recita una targa apposta fuori di un rinomato forno a Napoli.

Come avrete capito siamo a Napoli! Città ricca di tradizioni gastronomiche tra queste sono presenti tante delizie che sono diventate il simbolo dell’arte pasticcera napoletana. Come guida enogastronomica dopo avervi parlato del dolce simbolo dei partenopei – il babà – questa è la volta di parlarvi della sfogliatella.

domenica 14 luglio 2019

La famosa pizza "Da Michele" a Napoli | Знаменитая пицца "У Микеле" в Неаполе

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Amore per la tradizione e semplicità sono il "segreto" dell'Antica pizzeria da Michele a Napoli. La famiglia Condurro da oltre 120 anni delizia i palati di appassionati e curiosi. Appuntamento immancabile per chi visita la splendida città di Napoli.

Immersi in un' atmosfera anni 50 possiamo gustare quella che la maggior parte dei napoletani ritiene essere la pizza numero uno della città. Solo tre scelte: Marinara, Margherita e Margherita doppia mozzarella. Classiche composte da ingredienti selezionati e naturali, senza "Papocchie" come usano dire i proprietari e cotte in forno a legna.

Nel breve video che segue capirete di più.

sabato 22 giugno 2019

Alì e Babà a Napoli | Али и баба в Неаполе. Знаменитые ром-бабы Италии

Alì a Babà Landia
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Come spesso accade l' idea di alcuni diventa la specialità di altri. Ad esempio il Sushi importato dalla Cina è diventato il piatto che identifica e nel quale si sono specializzati i giapponesi. Lo stesso è accaduto con il Babà. Anche se considerato uno dei dolci classici della pasticceria napoletana, deve la sua nascita ad un Re polacco, Stanislao Leszczynsky. 

Stanislao, raffinato gourmet e grande appassionato di dolci, a seguito di fortunate circostanze modificando un dolce polacco - il Gugelhupf -  per lui troppo asciutto creò un dolce intriso di rum. Secondo alcuni il nome "Babà" deriva dal fatto che il Re appassionato lettore di "Mille e una Notte". Соlpito dal protagonista della novella "Alì Babà e i quaranta ladroni" intitolò al suo eroe preferito questa sua creazione. Molto più probabilmente però il nome deriva dalla forma delle gonne delle nobildonne polacche dette "Babkà" appunto in polacco.

Perfezionato poi dai cuochi francesi ...