Per molti ma non per tutti... così diceva un vecchio spot, è il caso di un prodotto gastronomico piemontese che pur essendo tra le eccellenze gastronomiche del territorio purtroppo è conosciuto ancora da pochi.
In Piemonte i salumi non sono mai mancati, in campagna se un contadino poteva permetterselo appena poteva acquistava ed allevava un maiale utilizzando i pochi scarti alimentari di casa. Il maiale, a differenza di altri animali allevati in campagna, non era utile da vivo, la sua utiltà incominciava con la sua morte, quando le carni venivano trasformate in salumi diventando fonte di ricchezza. Così produttori di salumi "familiari", sono poi diventati produttori "artigianali", quindi salami crudi, cotti, lardo, e prosciutti, erano e sono presenti quasi quotidianamente sulle tavole dei piemontesi, tutti prodotti con ricette segrete e gelosamente custodite.
Tra le eccellenze gastronomiche piemontesi negli ultimi anni, precisamente agli inizi degli anni '90, si è aggiunto il Prosciutto Crudo di Cocconato, un prosciutto crudo di nicchia che nonostante abbia ragiunto un buon livello di notorietà non è ancora conosciuto da tutti.
Cocconato in provincia di Asti, grazie al suo particolare microclima, è conosciuta come la "Riviera del Monferrato", quì grazie a questo particolare microclima, idoneo alla stagionatura dei prosciutti crudi, e all'esperienza del salumificio Ferrero si è dato inizio alla produzione di questa specialità.